Integrazione tra FREMS e onde d’urto: tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori

Autore: Dott. Nicolò Fortis

Introduzione

La tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori (TCCR) è una condizione molto comune, caratterizzata dal deposito di calcio sulla metaplasia fibrocartilaginea dei tenociti, che si verifica principalmente nel tendine sovraspinato. La prevalenza della TCCR è stata riportata dal 2,7% al 10,3%; ∼50% di questi pazienti alla fine diventano sintomatici.

La causa della TCCR non è ancora completamente compresa. È probabilmente legata a una bassa tensione di ossigeno all’interno del tendine, anche se lo stato ormonale può giocare un ruolo chiave, dato che la TCCR è molto più comune nelle donne prima della menopausa. Come descritto da Uhthoff et al., la TCCR è un processo cellulo-mediato con tre fasi ben definite: (I) la fase pre-calcifica, con trasformazione fibrocartilaginea del tendine; (II) la fase calcifica, con deposizione di cristalli di calcio seguita dal loro riassorbimento dovuto all’attivazione dei macrofagi (fase di riassorbimento). Durante questa fase, è presente edema e migrazione dei cristalli di calcio nella borsa subacromiale con conseguente aumento della pressione intratendinea e dolore; (III) la fase post-calcifica, con rimodellamento della matrice tendinea da parte di fibroblasti e sostituzione dei cristalli di calcio con tessuto di granulazione, il quale porta alla completa guarigione del tendine.

Anamnesi

  • Donna di 52 anni
  • Impiegata (lavora al pc), stile di vita sedentario
  • No fumatrice, alimentazione varia e ciclo mestruale regolare
  • Da 2 anni dolore saltuario alla spalla sinistra, peggiorato negli ultimi mesi
  • Non è presente dolore notturno. La paziente riferisce dolore nei movimenti in abduzione ed elevazione
  • Ha effettuato un esame ecografico nel quale è stata diagnosticata una tendinopatia calcifica del sovraspinato (0.98cm, fase di stasi calcifica)

Valutazione

Soggetto lasso con ipermobilità articolare generalizzata. Spalla sinistra anteposta. Ipotonotrofia dei muscoli periscapolari, cuffia dei rotatori e deltoide da underuse. ROM limitato e doloroso in massima elevazione ed abduzione. Segno dell’arco doloroso +, jobe test +, yocum test +.

ASSE LUNGO SSP SIN. CALCIFICAZIONE  CON CONO D’OMBRA POSTERIORE

Programma Riabilitativo

Tre sedute di onde d’urto radiali ecoguidate con cadenza settimanale. A seguire controllo per impostare un programma di esercizi terapeutici. Sette giorni dopo la seconda terapia di onde d’urto, la paziente giunge in struttura lamentando un peggioramento del dolore e della mobilità articolare della spalla sinistra. Presente dolore a riposo. La valutazione ecografica mostra che la terapia ha innescato la fase di riassorbimento della calcificazione per via bursale (vedi immagini).

Visto il quadro clinico ed ecografico, si decide di non proseguire con la 3° seduta di onda d’urto (outcome già raggiunto).

Si impostano 4 sedute di terapia FREMS (Programma spalla – lesioni flogistiche) con cadenza giornaliera per:

  • aiutare il controllo del processo flogistico
  • stimolare la vasomozione e neoangiogenesi
  • ridurre il dolore (vedi immagine)

 

Di lato una tabella riassuntiva del programma terapeutico.

Risultati

Durante il controllo effettuato una settimana dopo il termine del ciclo di FREMS, la paziente riferisce una netta riduzione della sintomatologia. Vi è un netto miglioramento del ROM in elevazione ed abduzione. Segno dell’arco doloroso -, jobe -, yocum -. Non riscontrabili segni di conflitto subacromiale. Dal controllo ecografico si evidenzia un riassorbimento pressoché totale della calcificazione ed una regressione della borsite calcifica. È ancora presente leggera una distensione della borsa SAD e vi è power doppler positivo a livello del sovraspinato per probabili fenomeni di rimodellamento strutturale – fase postcalcifica (vedi immagine).

Si imposta una serie di esercizi con resistenza elastica per incrementare la trofia ed il controllo propriocettivo dei muscoli stabilizzatori della scapola e della cuffia dei rotatori da eseguire a domicilio.

Concludendo, in questo caso clinico, la sinergia tra onde d’urto ecoguidate e terapia frems nella gestione della TCCR si è dimostrata un valido strumento per la risoluzione di tale patologia.

Bibliografia

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